Tommaso M.A. De Santis

LA TORRE PISANA DI PALERMO

Sintesi delle trasformazioni dal XII al XVI secolo

Edizioni Caracol - ISBN: 9788898546916

Poco o nulla sappiamo sulle origini e sulla paternità della Torre Pisana (Tav. A, B e C), le fonti non riportano con esattezza la datazione, forse di poco precedente all'incoronazione di Ruggero, né fanno alcun riferimento a una preesistenza restaurata o ampliata. Edrisi non la menziona e riferisce solo di: «una cittadella nuova, fabbricata di pietruzze dure da mosaico e (li grandi pietre da taglio, delineata con le regole dell’arte, munita di alte torri, ben rafforzata di vedette e di propugnacoli».

Falcando la cita limitandosi a ubicarla dalla parte opposta della Torre Greca (ultra § 5, nota 6). Romualdo Guarna cita la torre esplicitamente solo in occasione della cattura e della liberazione di Guglielmo il malo:
«Il Re che di un tal fatto era inconsapevole, rimasto sbalordito per un caso si repentino, si affacciò alla finestra della torre Pisana, c cominciò a chiamare in suo soccorso epici che di là passavano. [...]
Il che avendo ottenuto, ne vennero con esso [Guglielmo I] lui alla finestra della torre
Pisana».
Fazello, pur non nominandola esplicitamente, attribuisce a Ruggero li la costruzione di due torri: la «Greca verso la zona meridionale e l’altra [non specifica la Pisana] verso la settentrionale» (vedi ultra § 5, nota 8).

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